giovedì, luglio 17, 2008

Un passo verso l'eternità

Ieri la Commissione Europea ha adottato due iniziative in ambito copyright: la prima attiene ad una proposta di direttiva sull'estensione dei diritti connessi dagli attuali 50 anni dalla fissazione a 95 anni (in sostanza il termine risulta raddoppiato), la seconda è, invece, finalizzata ad un'armonizzazione delle discpline nazionali in merito alla co-paternità di opere musicali.

A questa pagina trovate le risposte della Commissione alle domande che probabilmente più di qualcuno si sarà posto sulla necessità dell' estensione di cui alla prima proposta. Io l'ho lette e non mi hanno convinto. Vedete voi.

Singolare che in parellelo la Commissione abbia anche pubblicato un libro verde sul copyright nella società della conoscenza. Singolare perchè quando si tratta di tutelare gli interessi degli autori, dei produttori, degli interpreti si procede speditamente verso provvedimenti di carattere normativo; quando, invece, si tratta di valutare specifiche eccezioni per consentire la produzione di nuovi contenuti da parte degli utenti a partire da quelli esistenti e protetti dalla normativa in materia di diritto d'autore, allora si procede ragionando sui massimi sistemi, riempendo pagine su pagine senza approdare ad alcun atto concreto.

Mentre il Prof. Marco Ricolfi parla di copyright 2.0, attingendo a piene mani alle proposte formulate da Lawrence Lessig, le prospettive di riforma in seno all'Unione Europea lasciano intravedere un altro mondo: un mondo in cui il diritto d'autore ed i diritti connessi sono eterni, ogni uso dell'opera è controllato, ogni uso dell'opera è regolato.

Ed allora, persa irrimediabilmente la battaglia sulla durata dei diritti (da lì non credo si tornerà più indietro, caso mai si andrà avanti), occorre concentrarsi sull'ampliamento delle aree di libera utilizzazione al fine di non disperdere le enormi potenzialità offerte dalle nuove tecnologie in termini di interazione con le opere protette.

Da questo punto di vista molto interessante il paragrafo dedicato agli UCG del citato libro verde che si conclude con una domanda cui occorre dare una risposta assolutamente positiva: Should an exception for user-generated content be introduced into the Directive?

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