venerdì, settembre 05, 2008

Sui libri di testo online non servono le provocazioni

Come noto, il D.L. 112/2008, convertito in legge 133/2008, contiene una disposizione rubricata "Costo dei libri scolastici" che così recita:

Art. 15.

Costo dei libri scolastici

1. A partire dall'anno scolastico 2008-2009, nel rispetto della normativa vigente e fatta salva l'autonomia didattica nell'adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado, tenuto conto dell'organizzazione didattica esistente, i competenti organi individuano preferibilmente i libri di testo disponibili, in tutto o in parte, nella rete internet. Gli studenti accedono ai testi disponibili tramite internet, gratuitamente o dietro pagamento a seconda dei casi previsti dalla normativa vigente.

2. Al fine di potenziare la disponibilita' e la fruibilita', a costi contenuti di testi, documenti e strumenti didattici da parte delle scuole, degli alunni e delle loro famiglie, nel termine di un triennio, a decorrere dall'anno scolastico 2008-2009, i libri di testo per le scuole del primo ciclo dell'istruzione, di cui al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e per gli istituti di istruzione di secondo grado sono prodotti nelle versioni a stampa, on line scaricabile da internet, e mista. A partire dall'anno scolastico 2011-2012, il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni on line scaricabili da internet o mista. Sono fatte salve le disposizioni relative all'adozione di strumenti didattici per i soggetti diversamente abili.

3. I libri di testo sviluppano i contenuti essenziali delle Indicazioni nazionali dei piani di studio e possono essere realizzati in sezioni tematiche, corrispondenti ad unita' di apprendimento, di costo contenuto e suscettibili di successivi aggiornamenti e integrazioni. Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, sono determinati:

a) le caratteristiche tecniche dei libri di testo nella versione a stampa, anche al fine di assicurarne il contenimento del peso;

b) le caratteristiche tecnologiche dei libri di testo nelle versioni on line e mista;

c) il prezzo dei libri di testo della scuola primaria e i tetti di spesa dell'intera dotazione libraria per ciascun anno della scuola secondaria di I e II grado, nel rispetto dei diritti patrimoniali dell'autore e dell'editore.

4. Le Universita' e le Istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nel rispetto della propria autonomia, adottano linee di indirizzo ispirate ai principi di cui ai commi 1, 2 e 3.


Qualche giorno fa, nel corso della trasmissione televisiva UnoMattina, il presidente del Codacons ha lanciato un'iniziativa provocatoria e assolutamente scellerata per i soggetti chiamati a cooperare alla sua realizzazione.

Riporto dal sito del Codacons: "Ogni classe – spiega il presidente Rienzi – può acquistare un solo libro ed inserirlo on line attraverso il nostro sito, così da renderlo stampabile per ogni studente. Con tale iniziativa vogliamo applicare subito l’art. 15 della legge 112/08 – prosegue Rienzi – che consente già per l’anno scolastico ai blocchi di partenza di accedere gratuitamente ai testi disponibili su internet".

Siamo impazziti? E' consapevole Rienzi delle conseguenze, finanche penali, cui potrebbero andare incontro le persone che dessero seguito al suo invito?

E cosa c'entra l'applicazione dell'articolo 15 sopra citato? Quando la norma dice "Gli studenti accedono ai testi disponibili tramite internet, gratuitamente o dietro pagamento a seconda dei casi previsti dalla normativa vigente", presuppone che quei testi siano legittimamente disponibili online.

Premetto che, come ho già avuto modo di dire, la norma mi sembra inutile per combattere il caro libri, giacchè la sostituzione di una tecnologia con un'altra non appare, in questa specifica ipotesi, in grado di produrre alcun beneficio... anzi.

Se, però, si vuole sfruttare bene quell'articolo 15, se ne valutino in fondo le potenzialità, si faccia una campagna per l'adozione di licenze Creative Commons in ambito scolastico, si guardi a progetti come CC learn.

Ecco, quello sarebbe un modo saggio di sfruttare le potenzialità del digitale. Non chiedere il "solito" atto di pirateria.


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