lunedì, novembre 17, 2008

C'eravamo tanto amati (ovvero, la SIAE diffida la FIMI)

Questa mattina trovo nella mia casella di posta elettronica un'email che mi fa sobbalzare dalla sedia.

Il mittente è Enzo Mazza, presidente della FIMI che mi informa della diffida appena ricevuta... udite, udite.... dalla SIAE.

La cosa davvero incredibile è il contenuto del documento (che potete trovare su dirittodautore.it). La FIMI viene diffidata per le posizioni espresse nel corso dell'audizione presso il Ministero dei Beni Culturali in merito alla bozza di DPCM sul bollino SIAE.

Chiunque abbia letto il documento presentanto in quella sede sa che espone una ben precisa tesi giuridica, con argomentazioni che si possono ritenere più o meno fondate ma nelle quali non può ravvisarsi alcunchè di censurabile dal punto di vista del diritto.

Questo a meno che non si ritenga costituzionalmente sostenibile il voler diffidare qualcuno dall'esprimere liberamente il proprio pensiero.

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" (Art. 21 Cost.)

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1 Commenti:

Alle 2:11 PM , Blogger herr doktor ha detto...

mi ha colpito il seguente passaggio della diffida:
" La Corte di Cassazione, infatti, con circa 100 sentenze rese dopo la richiamata pronuncia della Corte di Giustizia delle Comunità europee, ha affermato, con orientamento costante, che la provvisoria inopponibilità ai privati delle norme penali sul contrassegno non comporta l’illegittimità cli tutte le norme che prevedono e puniscono profili di reato sostanziale, compresa la prima parte dell’articolo 171 bis che prevede e punisce l’abusiva duplicazione per trame profitto di programmi per elaboratore. Rimangono solo al momento inapplicate le norme in cui il contrassegno è previsto quale elemento strutturale della fattispecie criminosa, cioè le disposizioni di cui all’articolo 171 bis, eccettuata la prima ipotesi, ed all’articolo 171 ter, lett. d)."

confersso di non aver seguito la vicenda con la necessaria professionale attenzione, ma mi semnbra la prima volta che la SIAE riconosce l'effetto della sentenza della corte di giustizia UE

Comunque non posso che dire che la SIAE è salita (o scesa ...) ai toni e ai modi della politica ....

ciao
--
h.d.

 

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