sabato, novembre 01, 2008

Leggi chiare per legge...

In uno dei collegati alla finanziaria, approvato dalla Camera ed in discussione al Senato (Atto Senato n. 1082) è contenuta una disposizione che così recita:

Art. 3.

(Chiarezza dei testi normativi)

1. Ogni norma che sia diretta a sostituire, modificare o abrogare norme vigenti ovvero a stabilire deroghe indica espressamente le norme sostituite, modificate, abrogate o derogate.
2. Ogni rinvio ad altre norme contenuto in disposizioni legislative, nonchè in regolamenti, decreti o circolari emanati dalla pubblica amministrazione, deve contestualmente indicare, in forma integrale ovvero in forma sintetica e di chiara comprensione, il testo ovvero la materia alla quale le disposizioni fanno riferimento o il principio, contenuto nelle norme cui si rinvia, che esse intendono richiamare.
3. Le disposizioni del presente articolo costituiscono principi generali per la chiarezza dei testi normativi e non possono essere derogate, modificate o abrogate se non in modo esplicito.

Saranno quindici anni che si parla di semplificazione, chiarezza, linearità del testo... poi finisce che le norme sono sempre più incomprensibili, i rinvii incrociati rendono la lettura dei testi un'impresa titanica, con buona pace della certezza del diritto e dei diritti.

Così, ogni volta che sento parlare di "semplificazione" mi preoccupo.

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