giovedì, giugno 17, 2010

Dovere di rettifica per i siti informatici: un ottimo emendamento firmato Cassinelli

Ho già parlato della disposizione contenuta nel DDL intercettazioni che, nella versione uscita dal Senato, imporrebbe a tutti i siti informatici il dovere di rettifica con modalità (e sanzioni) simili alla carta stampata.

L'esigenza è, per certi versi, sacrosanta: se si sostiene che la Rete rappresenti la frontiera avanzata della comunicazione, allora si può e si deve pretendere che chi esprime le proprie opinioni in Rete dia spazio alle possibili smentite o richieste di rettifica rispetto a quanto pubblicato.

Il modo in cui tale esigenza è stata tradotta sul piano normativo, tuttavia, suscita al momento perplessità, soprattutto nell'impianto sanzionatorio.

Da questo punto di vista non può che essere accolto con favore l'emendamento presentato dall'on. Cassinelli che, mi pare, risolva (o meglio risolverebbe ove fosse approvato) brillantemente le principali criticità oggi esistenti nella norma approvata in senato.

Fondamentale il distinguo operato tra testate telematiche registrate e semplici siti di informazione, sia sotto il profilo della tempistica per la pubblicazione della smentita, sia sotto quello sanzionatorio in caso di omissione.

Sarebbe buona cosa se, almeno su questo, maggioranza e opposizione votassero insieme.

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2 Commenti:

Alle 8:53 PM , Anonymous bruno saetta ha detto...

Non sono molto convinto. L'emendamento Cassinelli non fa altro che aumentare i giorni e diminuire la sanzione per i siti non registrati. Una modifica "quantitativa" che non tocca affatto la sostanza della norma.
In realtà il pericolo è il primo passo che si avrebbe parificando, ai soli fini della rettifica, i siti internet, tutti, alla stampa. La strada, poi, sarebbe sicuramente più facile.
Inoltre, la rettifica è il contrappeso necessario per la prerogativa della stampa (incensurabilità), per i blog cosa bilancerebbe questa rettifica ?

 
Alle 9:02 AM , Blogger Marco Scialdone ha detto...

Bruno mi pare un'ottima riflessione.
Peraltro potrebbe riaprire il dibattito sul fatto che quella norma (anche nella versione uscita dal Senato) non trovi applicazione per i siti che non siano "stampa".

 

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