mercoledì, luglio 28, 2010

Accordo SIAE/YouTube: che me ne faccio?

Siae dà notizia dell'interventuo accordo di licenza con YouTube "che copre l’uso in Italia, in modalità streaming, di musica e opere audiovisive del repertorio SIAE nei video presenti sulla piattaforma YouTube. La licenza ha una durata di tre anni, fino al 31 dicembre 2012. Come risultato dell’accordo, autori, compositori ed editori musicali rappresentati da SIAE saranno ricompensati quando viene utilizzata la loro musica".

La cosa che non riesco a capire è quale sia la reale portata dell'accordo e quali le ripercussioni per gli utenti registrati di YouTube: significa, forse, che posso realizzare un filmato con immagini da me formate (e sulle quali, dunque, detengo i diritti) utilizzando come sottofondo un'opera del repertorio SIAE?

Credo proprio di no, poichè, se non erro (ma non sono sicuro e mi piacerebbe che qualcuno mi aiutasse a capire), il c.d. diritto di sincronizzazione non è gestito da SIAE, se non nel caso delle Production Music Libraries.

In questo senso mi pare deponga anche questa FAQ sul sito della SIAE:

"Vorrei realizzare un film / documentario/ filmato, inserendo nella colonna sonora alcune musiche di repertorio. Quali sono gli adempimenti necessari?
Per poter sincronizzare un’opera musicale preesistente nella colonna sonora di un film, filmato, audiovisivo, corto o lungo metraggio, , ecc., è necessario acquisire preventivamente il permesso cosiddetto di “sincronizzazione”, per la prima fissazione della musica in abbinamento alle immagini e sequenze del filmato. Il permesso deve essere richiesto direttamente agli editori musicali proprietari delle opere oppure, nel caso di opere di proprietà degli autori, al compositore. Le condizioni economiche vengono fissate di volta in volta dagli aventi diritto. Nel caso di opere di dominio pubblico, naturalmente, non sono necessari permessi. Inoltre, è necessario assolvere anche i diritti del produttore discografico, nel caso si faccia uso di una registrazione specifica. Si rammenta che le registrazioni fonografiche sono protette fino a 50 anni dalla data di fabbricazione. Una volta legittimamente realizzato il prodotto audiovisivo, la SIAE provvederà alla riscossione del “compenso separato” spettante agli autori della musica (art. 46 legge 633/1941), per la proiezione pubblica del film o filmato nelle sale. Analogamente la SIAE interverrà a riscuotere il compenso spettante agli aventi diritto della musica per la diffusione televisiva e per la riproduzione su supporti destinati all’ uso privato o al noleggio. Questi diritti vengono riscossi dalla SIAE rispettivamente presso la sala cinematografica, l’emittente televisiva, il produttore dei supporti".

Mi pare che l'unica cosa che cambi è la possibilità di caricare materiale protetto senza che ne possa essere richiesta la rimozione. Ma siamo proprio sicuri? E i diritti connessi? La maggior parte delle richieste di rimozione viene proprio dai titolari dei diritti connessi, non dagli autori o dai loro aventi causa.

Insomma, a parte il fatto che YouTube probabilmente si è messa a riparo da qualche azione giudiziaria, che cosa cambia?

Da ultimo: YouTube resta sempre un hosting provider, vero? ;-)


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4 Commenti:

Alle 10:13 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

a mio avviso cambia che chi ha scritto, prodotto o arrangiato il pezzo finalmente incamera qualcosa anche dalle views di youtube. (sperando che nn sia la solita stronzata fatta all'italiana)

 
Alle 7:55 AM , Anonymous Till ha detto...

bel post, non avevo considerato il punto di vista del creatore del video. In comune abbiamo la visione che fondamentalmente youtube si è solo parata il culo.

 
Alle 7:40 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Funziona così: se tu sei l'autore di un brano e qualcuno utilizza il tuo brano come sottofondo, o se anche tu stesso pubblichi un video con il tuo brano come sottofondo, youtube paga i diritti d'autore alla siae che di conseguenza li versa all'autore del brano. Per gli utenti di youtube non c è nessuno svantaggio, non devono pagare niente. E' youtube che paga la siae. E chi ci guadagna sono gli autori, in base al numero di ascolti!

 
Alle 4:34 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

è una cazzata!io ho fatto tantissime musiche per youtube, ho musicato anche webseries che contano migliaia di visite e non mi è arrivato nemmeno un millesimo d'euro...
è l'ennesima cosa fatta all'italiana!

 

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