giovedì, settembre 09, 2010

Logistep: ancora tu?

Qualcuno di sicuro ricorderà il caso Peppermint, la casa discografica che si era avvalsa di una società, la Logistep, per pedinare virtualmente centinaia di frequentatori delle reti p2p dediti allo scambio di materiale protetto dal diritto d'autore.

In Italia e in Svizzera una simile pratica era stata dichiarata illegittima dai rispettivi Garanti Privacy, nonchè da diversi tribunali.

Logistep, tuttavia, ha continuato nella sua "attività" e ieri è giunta una sentenza del Tribunale federale di Losanna secondo la quale gli indirizzi IP sono indubbiamente dati personali e sottostanno quindi alla legge ffederale sulla protezione dei dati.

L'equivalente della nostra Corte di Cassazione ha definito "illecita la pratica di alcune imprese private che acquisiscono segretamente indirizzi IP. Un siffatto modo di agire è privo di una valida giustificazione. La ditta Logistep SA non è più autorizzata a raccogliere e a comunicare dati, ossia deve sospendere immediatamente ogni elaborazione di dati nell'ambito dei diritti d'autore".

Non tutto è lecito nella lotta alla c.d. pirateria. Dovrebbe essere ormai chiaro.

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