venerdì, dicembre 13, 2013

Usare eMule sul posto di lavoro non giustifica il licenziamento

Con sentenza n. 26397 del 26 novembre 2013 , la Corte di Cassazione Sezione Lavoro ha confermato la pronuncia del 30 giugno 2010 della Corte di Appello di Roma (a sua volta confermativa della decisione di primo grado) che aveva dichiarato l’illegittimità del licenziamento disciplinare di un lavoratore cui era stata contestata l’installazione sul pc aziendale del programma di file-sharing, Emule.

Come noto, si tratta di un software dedicato alla condivisione di file con cui l’utente mette a disposizione degli altri soggetti che abbiano scaricato il medesimo programma una porzione del proprio hard disk i cui contenuti possono così essere visti e scaricati da terzi.

Nel caso di specie, l’azienda lamentava, tra le altre cose, proprio la circostanza che il predetto programma ponesse in serio pericolo la riservatezza dei dati conservati sul pc consentendone l’accesso ad estranei.

(continua su Dimt)

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