mercoledì, luglio 31, 2013

Corriere delle Comunicazioni: Copyright: "Posteraro sbaglia sul ruolo dei provider"

 di Fulvio Sarzana, Marco Pierani, Marco Scialdone

Abbiamo letto con attenzione le osservazioni del Commissario Posteraro che giungono, dunque, da una sede qualificata. Il Commissario parla di inesattezze che è doveroso verificare. Probabilmente Posteraro ha scarsa dimestichezza con le cose della rete, pur essendo un insigne studioso.

I provider italiani di accesso (che, come noto, non sono gli hosting provider, né i gestori dei siti, né altre figure inventate di sana pianta dallo schema di regolamento posto in consultazione), qualora si trovino di fronte ad un ordine dell’autorità giudiziaria concernente un sito collocato all’estero, non possono rimuovere selettivamente i contenuti sullo stesso ospitati, ma possono unicamente rendere inaccessibile l’intero sito, quand’anche il contenuto “illecito” sia di modesta entità o sia relativo ad una minima parte del sito in questione.

Il recente caso di “Rapidgator”, il cui accesso dall’Italia è stato interamente inibito per la presenza di un unico file in violazione del diritto d’autore, evidentemente non ha insegnato nulla circa la pericolosità di simili misure.

(continua su Corriere delle Comunicazioni)

venerdì, luglio 26, 2013

L'epilogo (ovvero, sono stato pagato dalla Gestione Link SpA)

Proprio oggi Gestione Link SpA ha provveduto a saldare l'intera somma portata nel decreto ingiuntivo.

Ringrazio tutte le persone che negli ultimi due mesi si sono interessate della vicenda, a cominciare dell'On. Claudia Mannino del M5S.

giovedì, luglio 18, 2013

"Cara Link Campus University, perché non mi paghi?": il tormentone estivo finisce in Parlamento (grazie anche agli Open Data). UPDATED

Grazie ai deputati Claudia Mannino (prima firmataria), Chiara Di Benedetto, Francesco D'Uva, Riccardo Nuti, Dalila Nesci, Giulia Di Vita, Gianluca Vacca, Maria Marzana (co-firmatari) del M5S, la storia dei mancati pagamenti da parte della Link Campus University nei confronti di molti docenti ed ex docenti è arrivata in Parlamento.

Qui trovate il testo dell'interrogazione che è stata depositata nella giornata di ieri con la quale si chiede al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nonché al Ministro per la Coesione Territoriale "quali iniziative e provvedimenti i Ministri interrogati intendano adottare per impedire il protrarsi della situazione illustrata, anche rispetto all'ipotesi di abusi nella gestione di contributi di origine comunitaria, e se intendano richiamare formalmente, per il tramite degli organi preposti, la Link Campus University al pagamento dei propri docenti, astenendosi da iniziative che possano pregiudicare il soddisfacimento delle pretese creditorie dagli stessi vantate". 

Probabilmente, vi chiederete perché l'interrogazione è stata rivolta anche nei confronti del Ministro per la Coesione Territoriale.

La risposta è semplice: facendo una ricerca su www.opencoesione.gov.it si scopre che la Fondazione Link Campus University è destinataria di fondi a valere sulle risorse regionali di coesione che, come noto, sono finanziate sia da fondi europei, ai quali è associato un co-finanziamento nazionale, sia da fondi nazionali. 

Come si legge nell'interrogazione "mentre la Gestione Link S.p.A. è inadempiente rispetto agli obblighi contrattualmente assunti, la fondazione Link Campus University risulta destinataria di contributi pubblici nell'ambito di programmi cofinanziati con Fondi Strutturali europei per euro 175.374,00 (fonte www.opencoesione.gov.it);  avvalendosi di due strutture formalmente distinte, la Link Campus University, da un lato, si avvale della collaborazione di docenti e studiosi senza corrispondere compenso alcuno, dall'altro, beneficia di ingenti contributi pubblici".

Nel mio piccolo, continuo a chiedere una risposta pubblica, una richiesta che da 16 giorni sto rilanciando su Twitter e che sta diventando un tormentone estivo: "Cara Link Campus, perché non mi paghi?"

AGGIORNAMENTO del 26 luglio 2013: la Gestione link S.p.A. mi ha corrisposto per intero la somma portata nel decreto ingiuntivo. 




mercoledì, luglio 03, 2013

Lettera aperta: Cara Link Campus University, perché non mi paghi? UPDATED (sono stato pagato)




"Cara Link Campus University,

sono stato un tuo docente per 5 anni. Gli ultimi tre anni non sono mai stato pagato, nonostante le continue rassicurazioni sul fatto che "presto" tutto quanto a me dovuto sarebbe stato corrisposto. 

Ogni volta il termine indicato veniva posticipato, ogni volta mi si chiedeva di pazientare, ogni volta mi si chiedeva di comprendere le difficoltà in cui versava l'Università. 

Tutto questo mentre io continuavo regolarmente a tenere le lezioni, a fare gli esami, a seguire le tesi, a prendere parte alle commissioni di laurea. 

Lo scorso aprile ho chiesto ed ottenuto dal Tribunale di Roma decreto ingiuntivo per il credito vantato. Non è stata fatta opposizione, ma neppure ci si è degnati di procedere al pagamento. 

Nessuna risposta

Il percorso giudiziale andrà avanti, quello che però mi ha spinto a rendere pubblica la mia vicenda (un'ordinaria storia di mancati pagamenti) è l'aver scoperto che tanti altri hanno avuto la mia stessa sorte. 

Nel corso dell'ultimo mese ho raccolto via email decine e decine di testimonianze. 

Sono storie che meritano di essere raccontate e lo saranno. 

Nel frattempo aspetto una risposta pubblica: cara Link Campus University, perché non mi paghi?"



AGGIORNAMENTO del 26 luglio 2013: la Gestione link S.p.A. mi ha corrisposto per intero la somma portata nel decreto ingiuntivo





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